Non profit

Come “esportare” una associazione

Nella pratica é improbabile poterla registrare come onlus (di Gianni Del Bufalo).

di Redazione

Gentile redazione, oltre a farvi i miei vivissimi complimenti per la puntuale informazione, vi scrivo per avere un aiuto. Faccio parte di un gruppo di persone che collabora con un?associazione internazionale istituita e operante a Ginevra, accreditata presso l?Onu. Vorremo iniziare a operare anche in Italia, ma non sappiamo come procedere per la regolarizzazione legislativa e fiscale. È possibile registrare in Italia un?associazione internazionale usufruendo delle agevolazioni come onlus?

Cristina (email)

Risponde Gianni Del Bufalo Associazione ong italiane L?ipotesi formulata, cioè di ?registrare? come onlus un?associazione internazionale istituita e operante a Ginevra, potrebbe essere teoricamente percorribile se ci fosse piena corrispondenza tra lo statuto, le attività di tale associazione e i requisiti previsti dal decreto lgs. 460/97 che disciplina le onlus. In pratica è però improbabile che tale piena corrispondenza si verifichi: lo statuto infatti dovrebbe contenere esattamente alcuni elementi che difficilmente possono essere stati pensati per una associazione nata per agire in altri Paesi: ad esempio lo statuto dovrebbe prevedere esplicitamente che, in caso di scioglimento, i beni dell?associazione siano destinati ad altre onlus con analoghe finalità “sentito il parere dell?Agenzia italiana per le onlus”. È evidente che difficilmente una tale formulazione possa essere contenuta nello statuto di un?associazione nata fuori dall?Italia. La soluzione più sicura potrebbe essere quella di costituire in Italia un?associazione con identiche caratteristiche e finalità di quella internazionale, ma disegnando uno statuto che contenga tutti i requisiti previsti dal decreto in questione.

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